L'innocente - Gabriele D'Annunzio
Trama📚:
"L'innocente" narra la storia di Tullio Hermil, ricco proprietario terriero, colto e raffinato ma perennemente inquieto e dominato da un'irrefrenabile sensualità. Sposato con la dolce e remissiva Giuliana, Tullio non può fare a meno di esserle infedele, spingendo infine la moglie tra le braccia di un altro uomo. Un episodio che avrà conseguenze fatali sul loro destino...💌
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Recensione📚:
Il protagonista dell’opera è Tullio Hermil un uomo reo di infedeltà nei confronti della moglie Giuliana. Deciderà, tuttavia, di tornare al sentimento antico porgendo ad essa tutto l’amore mai dato. Scoprirà però che anche la moglie le è stato infedele e porta dentro di sé il segno indelebile di quel tradimento. E così il protagonista è stretto tra la morsa morale del perdono, che concede alla donna che tante volte lo aveva perdonato, e quella dell’odio immorale per quel bambino innocente.
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“Dimmi quello che devo fare perché tu mi perdoni, perché tu dimentichi tutte le cattive cose...Io tornerò a te, non sarò d’altri che di te, per sempre. [...] Da ora innanzi, come un tempo, tu sarai la mia amante, la mia amica, la mia sorella; come un tempo tu sarai la mia custode, la mia consigliera. Sarai la mia anima. E guarirai. Io ti guarirò. [...] Siamo giovani. Riconquisteremo la felicità, se tu vorrai.”
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L''opera è una melodia che penetra nell'animo più profondendo, lasciando interdetto il lettore, incapace di giudicare e di condannare colui che è colpevole. D'Annunzio ha avuto il coraggio di affrontare argomenti importanti, come la colpa, il perdono, l'espiazione, l'adulterio e l'aborto. In questo romanzo viene narrata la convalescenza spirituale dell’esteta intellettuale, purificato del suo egoismo caratteristico del superuomo, una figura ripresa da Nietzsche, il filosofo tedesco che tanto piaceva a D'Annunzio, imprimendo in essi l’idea che il fine dell'intelletto è la voluttà senza freni. Tullio Hermil è in tutto e per tutto un “eroe” dannunziano. Esteta cinico e spietato, seppur combattuto interiormente, si compiace della propria potenza, della possibilità di intervenire nel mondo per plasmarlo e modificarlo senza doverne pagare le conseguenze. Tullio si pone al di sopra della legge stessa, che non potrebbe mai giudicarlo correttamente essendo lui un "superuomo".
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“Certo ella era stata nelle mani di colui una di voluttà, non altro [...] la grande taciturna, la creatura composta da oro duttile e acciaio, s’era prestata a quel vecchio gioco, aveva anch’ella obbedito alla vecchia legge della fragilità muliebre [...] Un orribile sarcasmo mi torceva l’anima”.
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La sensazione che ha il lettore durante la lettura è quella di galleggiare sospeso a mezz'aria tra il bene e il male, in quelle stanze aristocratiche, in cui la perfezione mostrata è pari solo alla decadenza dell'animo. Un romanzo scritto egregiamente che espone la lucidità di un intelletto che vive di finzioni, dove ogni sentimento è provocato dalla sensualità e tutto è in bilico tra egoismo, amore e odio. Nel complesso, "L’Innocente" è un romanzo che contiene in sé tutte le caratteristiche del capolavoro, sotto il punto di vista stilistico e sotto quello del contenuto. Ne consiglio la lettura per non perdere un classico della letteratura italiana.
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"La giustizia degli uomini non mi tocca. Nessun tribunale della terra saprebbe giudicarmi. Eppure bisogna che io mi accusi, che io mi confessi.Bisogna che io riveli il mio segreto a qualcuno."💌🌷
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Voto 📖: ⭐⭐⭐⭐,5/5
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